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Nuove ricerche suggeriscono che i parchi solari potrebbero diventare degli habitat ideali per le api e altri impollinatori. Questi insetti sono in declino in tutta Europa: il loro numero è diminuito del 17% dall’inizio del XX secolo.
I ricercatori della Lancaster University hanno messo a punto diversi scenari per verificare se gli impollinatori possono essere aiutati creando per loro uno scenario ad hoc. Gli studiosi hanno appurato che i grandi parchi solari estesi in lunghezza e ricchi di risorse aumentano la presenza degli insetti fino a un chilometro oltre le dimensioni del parco stesso. Ciò significherebbe estendere i benefici di questa elevata densità anche alle colture nei terreni agricoli circostanti, ove si potrebbero piantare basilico, zucchine, in generale piante dipendenti dagli impollinatori. Il tema dell’impatto ambientale e paesaggistico è certamente da considerare, ma in realtà solo il 5% dei terreni è interessato da parchi solari. Spesso sono costruiti in aree agricole gestite in maniera intensiva, che hanno visto decimato il numero di impollinatori. Pertanto, un’analisi costi-benefici porterebbe a una soluzione di compromesso, ad esesmpio dei “rifugi” posizionati strategicamente in punti meno visibili.
I parchi solari coprono già 14.000 ettari nel Regno Unito – cifra destinata a superare quota 100.000, se il Regno Unito raggiungerà il suo obiettivo zero emissioni, come prevedono gli accordi con il Climate Change Committee. Si tratta di un’enorme quantità di terra che potrebbe essere ottimizzata per le api e altri insetti vitali, ma sono necessari una seria pianificazione e un approccio congiunto.
Photo by Mariana Proença on Unsplash