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Un’azienda olandese sta perfezionando un metodo per rilevare la decomposizione di frutta e verdura prima che il processo risulti visibile a occhio nudo.
La messa a punto di questa tecnologia consentirebbe importanti cambiamenti per il settore ortofrutticolo in tutte le fasi della filiera: dal coltivatore, che potrebbe rendersi conto dello stato di maturazione in funzione della raccolta, all’importatore, che disporrebbe di un potente strumento di verifica e controllo della qualità del frutto o dell’ortaggio, per incontrare al meglio le esigenze finali dei distributori. Questi ultimi attiverebbero un monitoraggio utile allo stoccaggio in magazzino, nella migliore delle ipotesi attraverso un misuratore portatile. La tecnologia funziona utilizzando una spettroscopia a infrarossi, che emette radiazioni elettromagnetiche in grado di interagire con il frutto. Si è in grado di visualizzarne proprietà fisiche e chimiche, come l’umidità, le proteine, l’amido, lo zucchero e il contenuto di olio. Allo stato attuale non si è ancora a conoscenza di quali siano tutti i fattori che portano alla maturazione dell’avocado, una buona strada secondo i ricercatori potrebbe essere quella della misurazione durante l’intero ciclo di vita, per analizzare via via i cambiamenti che si innescano. Le possibilità offerte dalle tecnologie di tracciamento possono migliorare questi aspetti. Le informazioni in effetti esistono già: sarà necessario combinarle, unirle e farle dialogare tra di loro.
Fonte: FreshPlaza
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