Qualificare le produzioni significa garantire al consumatore prodotti di qualità elevata.
E’ possibile declinare il concetto di qualità in vari modi ma non si può prescindere dalla sanità, dalla tracciabilità e dalla sicurezza.
La tracciabilità deve coinvolgere l’intera filiera produttiva – dal seme al piatto – e deve poggiare sull’impiego di seme sano e sull’attivazione di corrette pratiche agronomiche lungo l’intero processo produttivo.
La Sicilia rappresenta uno dei principali areali nazionali di produzione per il pomodoro, un centro produttivo in grado di competere a livello internazionale. Per preservare e continuare a qualificare tale produzione è necessario implementare tutti gli accorgimenti produttivi che le odierne tecnologie mettono a disposizione.
Aspetto fondamentale è indubbiamente rappresentato dalla difesa delle coltivazioni dagli attacchi dei patogeni. La recente identificazione di nuovi virus nell’areale siciliano obbligano gli Organismi ufficiali di controllo e tutti gli Operatori ad alzare il livello di attenzione per salvaguardare le produzioni.
Il primo passo che è necessario fare in questa direzione è la prevenzione, indubbiamente il miglior strumento a disposizione per tutelare le produzioni in maniera efficace e sostenibile. E’ un passo però che non può essere compiuto dal singolo Operatore ma che deve necessariamente coinvolgere tutta la filiera produttiva.
Per fare il punto su tale aspetto, MD Research e Road to quality hanno organizzato due incontri informativi che mirano a coinvolgere tutti gli attori della filiera: Istituzioni, Organismi di controllo, Ricercatori, Liberi professionisti, Ditte sementiere, Aziende vivaistiche, Aziende agricole e Distributori.
Il primo di tali appuntamenti si terrà il prossimo 27 febbraio a Pachino, presso il Palmento di Rudinì, in Contrada Lettiera.
La locandina dell’evento con il relativo programma è scaricabile al seguente link.
Per partecipare all’incontro è opportuno pre-registrarsi al seguente indirizzo: segreteria@roadtoquality.it