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Il ToBRFV è stato uno degli argomenti più discussi durante la British Tomato Conference tenutasi online lo scorso settembre. Per gestire nel migliore dei modi il virus, nel Regno Unito è stato costituito un gruppo direttivo composto da coltivatori, personale dell’Agriculture and Horticulture Development Board (AHDB), ricercatori indipendenti e rappresentanti degli istituti di ricerca Fera e Defra Plant Health.
Secondo alcuni relatori, se da un lato si hanno informazioni sufficienti sulle modalità di trasmissione del virus, dall’altro si sa ancora poco sul suo tasso di sopravvivenza sulla pelle dell’uomo e su altre superfici. L’AHDB ha scoperto che il lavaggio delle mani per 60 secondi non sempre garantisce l’eliminazione del virus e sarebbe ovviamente irrealistico chiedere agli operatori di lavare le mani per più di un minuto. Tra le tecniche che invece sembrano funzionare, c’è l’immersione degli oggetti in acqua calda per almeno 5 minuti, in combinazione con il disinfettante Virkon.
Monitoraggio in tempo reale dei focolai di ToBRFV
Bart van de Vossenberg, biologo molecolare dell’autorità olandese per la sicurezza dei prodotti alimentari e di consumo, intervenuto nel corso della conferenza, ha affermato che gli esperti olandesi, grazie alla tecnica di sequenziamento Illumina, sono in grado di individuare e tracciare i focolai e di utilizzare queste informazioni per verificare le modifiche genetiche del ToBRFV nel tempo. Al fine di condividere queste informazioni con i coltivatori, la NVWA ha creato due strumenti web. Uno di questi, il tool Nextstrain disponibile qui, viene utilizzato anche per il monitoraggio dei focolai di Coronavirus.
Bart ha affermato che in Olanda i genomi di ToBRFV vengono da tre separati cluster. Inoltre, i dati mostrano anche che il virus era probabilmente presente nel paese prima del 2019, probabilmente già dal 2017.
Monitoraggio e test per gestire il virus
Il patologo Dave Kaye (ADAS RSK), dopo aver condotto uno studio sui focolai e sulla gestione del patogeno nel Regno Unito, raccomanda agli agricoltori di utilizzare quanto più possibile piante giovani, testate per ToBRFV prima dell’impianto. Chiarisce inoltre che, nonostante le numerose misure prese per contrastare la diffusione del virus, è necessario un continuo monitoraggio delle piante.
Fonte: hortidaily.com
Foto: PhotoMIX Company from Pexels