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A causa della crescente rilevanza dei concorrenti sul mercato, la campagna almerina dei pomodori sta riscontrando numerose difficoltà.
È quanto evidenziato all’Associazione Giovani Agricoltori di Almeria (Asaja), la quale rivela un calo di oltre il 30% sulla vendita di alcune tipologie di prodotto coltivate nella provincia.
Secondo i dati analizzati dalla Delegazione Agricola Territoriale di Almeria, durante l’ultima stagione l’area dedicata alla coltura dei pomodori si è ridotta drasticamente, passando dai circa 12.000 ettari di qualche anno fa a meno di 8.400. A ciò si aggiunge che i costi di produzione più elevati rispetto a quelli dei competitor e i prezzi del prodotto non compensano a sufficienza un’attività colturale che richiede grandi investimenti.
Adoración Blanque, segretaria generale di Asaja, ha affermato che Almeria sta affrontando il peggior mese di febbraio dell’ultimo decennio. “Rispetto allo scorso anno, i prezzi del pomodoro a pera sono stati del 26% più bassi (0,41 €/kg contro 0,30 €/kg di questa stagione); i pomodori a grappolo (venduti a 0,45 €/kg) hanno registrato un riduzione del 16%; quelli a frutto singolo, normalmente quotati 0,40 €/kg, sono stati venduti solo a 0,28 €/kg con un calo del 31% rispetto alla media”.
Poiché questi prezzi non garantiscono una sufficiente remunerazione ai produttori, sono sempre meno gli agricoltori che si dedicano alle colture dei pomodori, con conseguente riduzione del peso delle esportazioni del prodotto proveniente da Almeria.
Asaja ritiene necessario un controllo sulle esportazioni affinchè gli accordi commerciali vengano rispettati e si eviti la saturazione del mercato.
Fonte: ideal.es