DATA:
VISUALIZZAZIONI:
307
Il cambiamento climatico sta alterando in modo significativo la frequenza e l’intensità delle piogge, il che comporta una maggiore secchezza e durezza dei terreni: un problema di grande rilievo per le coltivazioni, in particolare per quelle dotate di esigenze molto specifiche come i cereali.
Un team internazionale composto da ricercatori afferenti all’Università di Nottingham e all’Università di Shanghai ha scoperto dei geni e degli ormoni che influenzano i processi di penetrazione delle radici nei terreni più duri. Il risultato del lavoro è stato pubblicato sulla rivista Proceedings della National Academy of Sciences. I terreni duri spingono le radici delle colture ad accorciarsi e gonfiarsi. Nella fase iniziale della ricerca si pensava che questo processo potesse facilitare la penetrazione, tuttavia, la radiografia delle piante ha rivelato che le radici più strette sono quelle che si impiantano in modo più solido ed efficace. I ricercatori hanno quindi individuato e ridotto il segnale ormonale che ne stimola l’ingrossamento. Il Dr. Bipin Pandey, BBSRC Discovery Fellow e ricercatore dell’Università di Nottingham afferma: “Questa ricerca ribalta decenni di convinzioni agronomiche. I risultati che abbiamo ottenuto possono potenzialmente salvaguardare e aumentare i rendimenti agricoli in tutto il mondo, soprattutto se si considera che il cambiamento climatico non farà altro che incrementare la durezza dei suoli”.
Fonte: Sciencedaily
Photo by Abhishek Pawar on Unsplash