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Le importazioni spagnole di prodotti ortofrutticoli freschi nel 2022 sono aumentate del 7% in volume e del 15% in valore rispetto al 2021, totalizzando 3,8 milioni di tonnellate e 3.763 milioni di euro. Un’ulteriore conferma della tendenza al rialzo degli ultimi anni, con un andamento positivo dell’export, secondo FEPEX (Federación Española de Asociaciones de Productores Exportadores de Frutas y Hortalizas).
L’importazione di ortaggi è cresciuta nel 2022, con 1,8 milioni di tonnellate (+14%) per un valore di 1,172 miliardi di euro (+32%), segnata dalla tendenza al l’aumento delle importazioni di patate, pari a un milione di tonnellate, 20% in più rispetto al 2021 per un valore di 364 milioni di euro, 55% in più rispetto al 2021. Le importazioni di patate hanno rappresentato il 56% del totale degli ortaggi acquistati all’estero. Il secondo ortaggio più importato è il pomodoro, con 188.058 tonnellate (+5%) per un valore di 206 milioni di euro (+32%), secondo i dati del Dipartimento delle Dogane e delle Accise dell’Agenzia delle Entrate.
L’importazione di frutta nel 2022 ha totalizzato 2 milioni di tonnellate (+1%) e 2.591 milioni di euro (+9%). La banana è la frutta più importata, con 403.702 tonnellate (+9%) per un valore di 259 milioni di euro (+29%) seguita dall’avocado, con 208.575 tonnellate (-3%) per un valore di 404 milioni di euro (-2%). Il terzo posto lo occupa la mela, con 195.524 tonnellate (+6%) e 150 milioni di euro (-4%) e il quarto l’ananas, con 160.746 tonnellate (-6%) per un valore di 134 milioni di euro (+16%).
Questi dati mostrano la continua crescita della concorrenza esterna sia sul mercato nazionale che su quello comunitario ed è alimentata da normative meno severe nei luoghi di produzione, in vari settori, come quello fitosanitario, rendendo sempre meno competitivo il modello di produzione comunitario.
Fonte: Fepex
Foto di Chantal Garnier su Unsplash