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Per individuarne le differenze genetiche, un team di ricerca internazionale di cui fanno parte alcuni scienziati del Weizmann Institute of Science e IPK ha confrontato una popolazione di specie selvatiche di pomodoro adattate a condizioni desertiche con una coltivazione di pomodoro destinato alla vendita.
Lo studio vuole contribuire significativamente a migliorare l’editing genetico e contrastare la ricorrente eliminazione di alcuni tratti-chiave delle varietà.
Dalla ricerca è emerso che la selezione e la successiva coltivazione intensiva dei pomodori hanno avuto un impatto notevole sulla maturazione dei frutti e sui processi metabolici che la accompagnano. Le moderne coltivazioni mostrano infatti una gamma di caratteristiche archetipiche del frutto tra cui, ad esempio, la consistenza, la dimensione, l’aroma, la pigmentazione e il sapore. Allo stesso tempo però, è stata rilevata una ridotta diversità genetica e la perdita di alcune qualità come la resistenza delle piante alla siccità e a numerosi agenti patogeni. I pomodori selvatici rappresentano dunque un ricco pool genico di numerose ed apprezzabili caratteristiche.
Fonte: hortidaily.com
Foto: Courtney Smith from Unsplash